Un giorno una donna di 58 anni venne ricoverata in ospedale perché presentava un’attività involontaria e autonoma della mano destra che durava ormai da 1 mese, senza un’apparente causa. In particolare i suoi familiari avevo notato un fenomeno molto strano, quando la signora finiva di abbottonare il suo cappotto con la mano sinistra, la sua mano destra lo sbottonava; quando cercava di riempire un bicchiere d’acqua, l’altra mano le spostava il bicchiere; quando portava la forchetta verso la bocca per mangiare, l’altra mano portava verso la bocca anche dell’altro cibo presente sul tavolo. Sembrava che le mani lottassero una contro l’altra. Tutto questo accadeva in modo del tutto inconsapevole e i movimenti della sua mano erano del tutto spontanei e diretti ad uno scopo.
Questa non è una fiaba o una storia con una morale creata per insegnare qualcosa, ma stiamo parlando di una vera e propria sindrome chiamata sindrome della mano aliena (AHS Alien Hand Syndrome) o della mano anarchica, una sindrome clinica rara, che non permette di controllare il movimento di un arto del corpo, facendolo muovere indipendentemente dalla volontà della persona alla quale appartiene.
Perché succede tutto questo? Perché la nostra mano dovrebbe diventare improvvisamente disubbidiente? La sindrome della mano anarchica si inserisce tra i disturbi della rappresentazione corporea e le cause più comuni sono patologie come aneurisma, ictus, tumori, degenerazione corticobasale, epilessia parziale continua, morbo di Alzheimer, paralisi sopranucleare progressiva e malattia di Creutzfeldt-Jakob. Ognuna di queste lesioni può causare una sintomatologia diversa, come la tendenza compulsiva a seguire gli oggetti che si allontanano, la tendenza ad afferrare ed utilizzare oggetti presenti in quel momento o la levitazione del braccio.
In particolare, il sottotipo cosiddetto calloso di questa sindrome è caratterizzato proprio dal conflitto intermanuale (movimenti antagonisti delle due mani), ed è principalmente causato della disconnessione tra i due emisferi cerebrali quando il corpo calloso, da qui il nome, viene danneggiato. In generale, lesioni frontali e dell’area supplementare motoria associate anche a lesioni del corpo calloso, possono causare la sindrome. Quando le lesioni sono localizzate sulla parte sinistra di queste aree, la mano anarchica sarà la destra, se invece le lesioni sono localizzate sulla parte destra, la mano anarchica sarà la sinistra. In entrambi i casi comunque, la mano agirà in modo indipendente e incontrollato, come se avesse una volontà propria.
Per il trattamento della sindrome della mano anarchica non ci sono terapie approvate o specifiche, ma le più comuni utilizzano un approccio farmacologico mediante l’utilizzo di benzodiazepine o di tossina botulinica di tipo A, oppure ci si orienta verso interventi legati alla terapia comportamentale per il trattamento dell’ansia, l’utilizzo di coaching visuospaziale, la somministrazione di compiti che servono per distrarre il paziente ed evitare che metta in atto questi comportamenti, cercando anche di fare degli interventi mirati anche sui caregiver che se ne occupano e migliorare la loro vita. Sicuramente quest’ultimi interventi e inserendo anche una terapia occupazione è possibile ottenere risultati migliori.
Bibliografia
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