Mi chiamo Julia Mermier, sono francese, ma tre anni fa mi sono trasferita in Italia per frequentare un corso di dottorato in Psicologia dello Sviluppo. Faccio parte di un progetto Europeo chiamato “MOTION project”, in collaborazione con altre 8 università ed aziende in Europa. Lavoro sullo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini, in particolare nel loro primo anno di vita.
Alla loro nascita, i bambini sono completamente dipendenti degli adulti che si prendono cura di loro. Non sono ancora capaci di spostarsi, nutrirsi, parlare, ragionare, etc… Sembrerebbe, così, che essi posseggano poche risorse cognitive, ma in realtà, se guardiamo da più da vicino, scopriamo che i bambini, appena nati, possiedono già delle capacità cognitive impressionanti….e sono le abilità sensoriali!
Udito
I bambini nascono con un sistema uditivo funzionale. Infatti, il sistema uditivo inizia a formarsi dopo qualche settimana di gestazione, e alla nascita è quasi identico a quello degli adulti. Per capire quando esatamente il feto acquisisce l’udito, i ricercatori hanno creato un paradigma di ricerca in cui hanno emesso un suono forte vicino alla pancia della mamma, e registrato la risposta del feto con gli ultrasuoni (Birnholtz & Benacerraf, 1983). I ricercatori hanno notato che la maggior parte dei feti, a partire delle 24esima settimana, rispondevano a questo suono battendo gli occhi (risposta simile a quella dei neonati). Questa risposta suggerisce che il feto acquisisce l’udito a partire della 24esima settimana di gestazione. Ma non solo! In un altro studio, i ricercatori hano dismostrato che i neonati erano in grado di riconoscere una storia che la madre leggeva loro durante la gravidanza (DeCasper & Spence, 1986)! Quindi, poco prima della nascita, il feto è capace di imparare a riconoscere dei suoni familiari!
Olfatto
Similmente all’udito, i bambini nascono con un olfatto abbastanza sviluppato. Quest’abilità permette loro di riconoscere l’odore del latte materno. In uno studio, i ricercatori hanno confrontato la risposta di bambini nati da 6 giorni mentre sentivano l’odore di cottone imbevuto con il latte della loro madre con un altro pezzo di cotone imbevuto con il latte di un’altra donna. Precisamente i ricercatori appoggiavano il cottone su un lato della guancia dei bambini (MacFarlane, 1975). Dalla ricerca è emerso che i bambini giravano la testa verso il lato dov’era appoggiato il cottone imbevuto con il latte della loro madre, mostrando una preferenza chiara per l’odore del suo latte. Altri studi hanno mostrato che il feto impara e di conseguenza riconosce l’odore del cibo mangiato della madre. In uno studio, Schaal et al (2000) hanno esaminato le reazioni dei neonati all’odore dell’anice. Avevano creato due gruppi, in gruppo vi erano madri che avevano mangiato anice durante la gravidanza e un altro gruppo in cui le madri non avevano mangiato anice. I bambini nati da madri che consumavano anice hanno mostrato una preferenza per l’odore di anice, mentre bambini nati da madri che non avevano consumato anice durante la gravidanza hanno manifestato risposte neutre o di avversione a tale odore. Questo studio mette in evidenza anche l’importanza della dieta della madre durante la gravidanza.
Vista
La vista dei neonati, invece, è abbastanza limitata alla nascita, e continua a svilupparsi nei primi mesi di vita. Quando nascono, i bambini non sono capaci di vedere con precisione, perché il cristallino dei loro occhi, che permette di mettere a fuoco un’immagine, non è ancora completamente sviluppato. Di conseguenza, i neonati vedono con precizione solo quando un’oggetto è posizionato a 21 cm di distanza dei loro occhi. Ma come mai un senso così importante è così poco sviluppato alla nascita? Semplicemente perché i neonati, date le loro capacità motorie ancora limitate, non hanno bisogno di vedere con precizione.
Gusto
A partire da metà gestazione, il feto manifesta comportamenti di suzione e deglutizione (non nutritiva). Verso la fine della gravidanza, il feto ingerisce una quantità notevole di liquido amniotico, che segna l’inizio dell’apprendimento dei gusti (Lipchock et al., 2011). Dalla nascita, preferiscono i gusti dolci. In effetti, diversi studi hanno mostrato che i neonati succhiano di più un acqua dolce che un’acqua neutra, e ancora meno un’acqua salata (Crook, 1978). In più, quando assaggiano qualcosa di dolce, il loro viso esprime contentezza, mentre quando gustano qualcosa di acido, esprimono disgusto (Ganchrow et al., 1983). Questa preferenza per i gusti dolce è indispensabile alla loro sopravivenza, permettando loro di apprezzare il latte materno.
Ora che ne sapete di più sulle capacità sensoriale dei neonati, potete capire facilmente che possiedono già delle abilità cognitive sofisticate, indispensabili per la loro sopravvivenza e il loro sviluppo. Ovviamente, queste capacità non si limitano solo al livello sensoriale, ma i neonati possiedono una vasta gamma di capacità motorie, sociali, emozionali, etc… Ma queste, le vedremo nel prossimo articolo! 😉
Julia Mermier
Quest’articolo è stato ispirato dal libro: “A student’s guide to developmental psychology” by Margaret Harris & Gert Westemann.
Referenze:
Birnholz, J. C., & Benacerraf, B. R. (1983). The development of human fetal hearing. Science, 222(4623), 516-518.
Crook, C. K. (1978). Taste perception in the newborn infant. Infant Behavior and Development, 1, 52-69.
DeCasper, A. J., & Spence, M. J. (1986). Prenatal maternal speech influences newborns’ perception of speech sounds. Infant behavior and Development, 9(2), 133-150.
Ganchrow, J., Steiner, J., & Daher, M. (1983). Neonatal response to intensities facial expressions in different qualities and of gustatory stimuli. Infant Behavior and Development, 6, 189-200.
Harris, M., & Westermann, G. (2014). A student’s guide to developmental psychology. Psychology Press.
Lipchock, S. V., Reed, D. R., & Mennella, J. A. (2011). The gustatory and olfactory systems during infancy: implications for development of feeding behaviors in the high-risk neonate. Clinics in perinatology, 38(4), 627-641.
Macfarlane, A. (1975, January). Olfaction in the development of social preferences in the human neonate. In Ciba Found Symp (Vol. 33, pp. 103-117).
Schaal, B., Marlier, L., & Soussignan, R. (2000). Human foetuses learn odours from their pregnant mother’s diet. Chemical senses, 25(6), 729-737.