Quando si parla di diversità, la prima cosa che viene in mente è che sarebbe giusto “dare le stesse opportunità a tutti”. Bello, vero? In questo modo tutti potrebbero accedere a un lavoro migliore, a una vita migliore, a una sanità migliore…. Invece non è proprio così. Bisogna trovare il modo migliore affinché ad ogni persona possa essere garantito il diritto di avere una vita dignitosa (come a una cura, a un’istruzione, a un lavoro dignitoso) a abbia delle opportunità. Mi spiego meglio: avete presente quella vignetta che gira sui social, dove ci son tre bambini che cercano di guardare una partita al di là di un muretto?
Se dessimo a tutti la STESSA opportunità, vuol dire che dovremmo dare a tutti lo stesso “gradino” sui cui salire, in questo modo il bambino più alto riuscirebbe sicuramente a veder la partita, il bambino di altezza media , ma a fatica e l’ultimo bambino, il più basso, non riuscirebbe a vedere niente. Si parla di uguaglianza quando al bambino più alto magari si dà mezzo gradino, al bambino di mezzo, un gradino intero e al bimbo più basso due gradini: in questo modo sarebbero tutti della stessa altezza e riuscirebbero a guardare oltre la staccionata!
Ma ora, andando oltre ai soliti discorsi strappalacrime che fanno leva su facili corde della nostra anima, possiamo parlare di gestione della diversità anche sul luogo di lavoro? Certo che sì: parliamo proprio di un approccio definito “Diversity Management”(DM), ossia “un insieme di pratiche che mirano a rispettare tutte le diversità all’interno di una azienda, che siano esse legate al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla cultura di appartenenza….”. Per citare gli autori Barabino, Jacobs e Maggio (2001), possiamo dire che il Diversity Management è un “approccio diversificato alla gestione delle risorse umane, finalizzato alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, in grado di favorire l’espressione del potenziale individuale e di utilizzarlo come leva strategica per il raggiungimento degli obiettivi organizzativi”.
Ma perché il Diversity Management è importante? Per una volta, proviamo a partire dal punto di vista dell’azienda.
La prima cosa che ci viene in mente se pensiamo a un’azienda, è il concetto di guadagno. Per questo motivo, applicare le strategie legate al DM è così importante per le aziende, perché aumenta il loro guadagno! In che modo?
- Migliora la loro reputazione: un’azienda che si dice attenta ai bisogni di TUTTI i dipendenti, che siano donne, disabili, omosessuali, praticanti un’altra religione, fa proprio pensare che quella sia un’azienda attenta alle persone. E indovinate un po’ chi sono persone? I clienti. E poi anche i nuovi possibili dipendenti. Se una persona dovesse scegliere dove andare a lavorare, a parità di caratteristiche (stipendio, benefit, ecc.) sicuramente andrà a scegliere l’azienda con la reputazione migliore.
- Diminuisce il tasso di turnover dei dipendenti: il tasso di turnover si riferisce alla percentuale di dipendenti che decidono di cambiare posto di lavoro. Se i dipendenti non hanno motivo di essere scontenti, perché si sentono valorizzati anche nella loro diversità, perché dovrebbero cambiare azienda? Ovviamente quando un dipendente se ne va, un altro arriva, ma questo vuol dire costi aggiuntivi per l’azienda, primo tra tutti la formazione. E poi, le voci girano, e quindi ci colleghiamo al principio della reputazione di prima.
- Sapete anche cosa migliora quando si valorizzano le persone? Che le persone stanno meglio: aumenta il loro benessere. Se stanno bene, si sentono più soddisfatti, aumenta il loro engagement, il loro coinvolgimento con l’azienda. Vuol dire, in soldoni, che sono anche più produttivi, si sentono come di dover ripagare l’azienda in qualche modo.
Questi sono solo alcuni dei benefici che la letteratura ha collegato al Diversity Management: ma credo che il benessere dei propri dipendenti, sia già sufficiente.
Riferimenti
Barabino M.C., Jacobs B., Maggio M.A. (2001), Il Diversity Management, Sviluppo & Organizzazione, 184, pp. 19-31
Köllen, T. (2019). Diversity Management: A Critical Review and Agenda for the Future. Journal of Management Inquiry. https://doi.org/10.1177/1056492619868025
Riccò, R. (2016). Il Diversity Management nella pratica. Una gestione integrata delle diversità. Sviluppo & Organizzazione, 272, pp. 56-65
Roberson, Q. M. (2019). Diversity in the workplace: A review, synthesis, and future research agenda. Annual Review of Organizational Psychology and Organizational Behavior, 6, 69-88.